Galderma - Articolo 8 - Invecchiamento - Tipici segni di invecchiamento dai 20 ai 60 anni

I segni di invecchiamento dai 20 ai 60 anni

feb 2024

Molte persone sono felici di lasciarsi alle spalle gli anni talvolta turbolenti dell’adolescenza. Ma, sebbene generalmente sia una bella sensazione maturare come persona, a volte vedere il proprio viso o la propria pelle invecchiare può diventare motivo di preoccupazione. Che cosa si può fare per ridurre i segni dell’invecchiamento via via che gli anni passano? Se ciò che vedi allo specchio ti preoccupa, le informazioni che seguono possono aiutarti a trovare una routine e dei trattamenti che funzionino.

 

L’invecchiamento cutaneo ti preoccupa?

La tua pelle ti preoccupa? Beh, sei in buona compagnia. La maggior parte delle persone, arrivata a un certo punto della vita, si preoccupa della propria pelle. Esiste persino una disciplina medica chiamata psicodermatologia che fornisce aiuto psicologico alle persone con disturbi della pelle.

La maggior parte delle persone è piuttosto afflitta da “problemi” della pelle ordinari quali pelle secca, rughe, assottigliamento cutaneo e lassità della pelle o perdita di volume del viso. Questi tipi di problemi sono tipici delle pelli mature e di un viso non più giovane, ma i segni dell’invecchiamento si possono quantomeno rallentare. Un buon inizio è trovare routine e trattamenti efficaci nel caso specifico e comprendere i segni tipici dell’invecchiamento nelle diverse fasce di età.

 

Segni di invecchiamento dai 20 ai 30 anni

A 20 anni le zampe di gallina, la lassità della pelle, le macchie scure, le rughe, le linee sottili o qualsiasi altro segno di invecchiamento non sono certo la principale preoccupazione. I problemi dei ventenni possono essere piuttosto la pelle grassa, i punti neri, i brufoli, i pori dilatati o l’eczema.

Pelle grassa e punti neri generalmente non sono considerati malattie, ma doverli gestire può comunque essere frustrante. Può essere difficile trovare una soluzione che funzioni e provare continuamente nuovi prodotti per la cura delle pelle può essere costoso. Spesso è possibile risparmiare tempo, denaro e stress cercando l’aiuto professionale di un dermatologo.

Per chi ha un’età a cavallo tra i 20 e i 30 anni spesso i problemi della pelle sono gli stessi dei 20 anni. Molti però hanno anche già iniziato a notare i primi segni di invecchiamento cutaneo, come pelle secca o la comparsa di rughe e linee sottili.

In base alle ricerche effettuate su Google, sembra che molte persone siano preoccupate di invecchiare precocemente. Molti si chiedono a che età sia normale vedere linee e rughe o altri segni di invecchiamento. Dopo i 20 o dopo i 30 anni? Si tende anche a confrontarsi con gli altri, soprattutto sui social media.

È importante ricordare che molte immagini sui social sono ritoccate e che non ha senso confrontarsi con “filtri” aggiunti. Meglio guardare le persone intorno a noi. E anche in tal caso, occorre essere consapevoli che i segni di invecchiamento possono variare da persona a persona. Alcuni potrebbero veder comparire le rughe un po’ prima, altri potrebbero pensare di avere gli occhi gonfi o la pelle lassa. Non di rado ci preoccupiamo di dettagli che gli altri nemmeno notano.

Segni di invecchiamento a 40 anni

Superati i 40, i segni di invecchiamento gradualmente si fanno più evidenti. La pelle potrebbe perdere di volume o elasticità, qui e là compare qualche ruga sottile.

I professionisti specializzati in estetica possono iniziare a notare un fenomeno chiamato riassorbimento osseo, ovvero una perdita di massa ossea che può leggermente modificare la forma del viso.

Un altro segno di invecchiamento che molti notano dopo i 40 è la perdita di tessuto adiposo facciale. Alcuni potrebbero non essere felici di vedere le proprie guance svuotarsi, altri lo vedono invece come un cambiamento positivo che conferisce loro tratti più definiti e un aspetto più maturo ed elegante.

Nel caso si intenda sottoporsi a un trattamento estetico per ridurre i segni di invecchiamento, è importante che il trattamento sia individualizzato per adattarsi alle esigenze specifiche di ognuno e naturalmente rivolgersi a un medico qualificato che comprenda l’anatomia e la pelle del viso in questione.

 

Segni di invecchiamento a 50 anni

È tipico che chi ha superato i 50 anni noti più segni di invecchiamento della pelle, come perdita di compattezza e rilassamento cutaneo. Si può anche avere l’impressione che il viso abbia perso parte della sua definizione. Guardandosi allo specchio, linee e rughe diventano più evidenti.

La lassità della pelle e il riassorbimento osseo possono tendere a conferire un aspetto “triste”.

Le cliniche di medicina estetica offrono numerosi trattamenti estetici per contrastare il rilassamento cutaneo e la perdita di volume. Tuttavia, se si sta considerando un trattamento estetico per rendere meno evidenti i segni di invecchiamento cutaneo o la perdita di volume del viso, è bene scegliere un professionista sanitario qualificato con la giusta formazione ed esperienza.

 

Segni di invecchiamento a 60 anni

Arrivati a 60 anni, in genere i segni di invecchiamento sono molteplici. I segni tipici sono un maggior numero di rughe e pieghe e una perdita più evidente dei contorni del viso.

Poche persone a questa età aspirano a sembrare adolescenti, ma molte desiderano apparire al meglio e avere la sensazione di essere invecchiate bene. Ciascuno attribuisce un suo personale significato a ciò. Alcuni sono assolutamente felici di come sono. Altri possono voler intervenire su qualche ruga, altri ancora sono più preoccupati dai cambiamenti intervenuti con l’età.

Per chi desidera ridurre i segni di invecchiamento esistono molti tipi diversi di trattamenti estetici a cui poter ricorrere.

Poiché l’invecchiamento del viso è un processo complesso che comporta cambiamenti in vari tessuti, può essere complicato trovare il trattamento che faccia al caso proprio. ​​ Per un aiuto e consigli professionali, è necessario rivolgersi a un medico qualificato.

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Bibliografia:

1. Haddad A. et al.; Managing the Aesthetic Patient; J Drugs Dermatol. 2019 Jan 1;18(1):92-102.