Galderma - Articolo 12 - Filler - Che cosa sono e di che cosa sono fatti?

Di cosa sono fatti i filler?

feb 2024

La maggior parte di noi sa che è possibile usare filler in aree quali le labbra o le guance, ma ci siamo mai chiesti che cosa contiene il prodotto o che cosa accade dopo il trattamento? Vediamo di diventare un po’ più esperti di bellezza con alcune nozioni rapide e interessanti.

 

Che tipo di prodotto estetico è un filler a base di acido ialuronico?

Derma è una parola usata per indicare la parte della pelle sotto lo strato esterno (che è invece detto epidermide). Il filler, come la parola stessa suggerisce, viene usato per riempire o aggiungere volume. Può essere usato per riempire le rughe o le labbra, oppure per ripristinare o aumentare il volume in aree specifiche del viso.

Ciò significa che i filler sono completamente diversi dai trattamenti antirughe con neuromodulatori (o tossina botulinica), che riducono le linee e le rughe rilassando i muscoli del viso. Spesso le persone con conoscenze limitate sui trattamenti estetici confondono questi due tipi di trattamenti. Entrambi sono trattatamenti estetici iniettabili, ma si basano su meccanismi d’azione differenti.

 

Di cosa sono fatti i filler?

Oggi la maggior parte dei filler è costituita da acido ialuronico, una sostanza naturale che si trova in numerosi tessuti dell’organismo, ad esempio negli occhi, nelle articolazioni e nella pelle. L’acido ialuronico aiuta a controllare l’idratazione e il trasporto di acqua nei tessuti, mantenendoli lubrificati ed elastici.

 

Come si può sapere se un filler è approvato per l’uso?

È sempre una buona idea informarsi con il proprio medico sui prodotti che verranno utilizzati, soprattutto se non se ne è mai sentito parlare. È possibile scoprire se un determinato filler è approvato per l’uso estetico sul viso controllando il sito del Ministero della Salute o facento riferimento alle Istruzioni per l'uso del prodotto.

 

E gli effetti indesiderati?

Quando un determinato tipo di trattamento estetico diventa comune, può accadere che chi lo usa diventi un po’ meno attento e non pensi più tanto ai rischi che comporta. Tuttavia, nel valutare un trattamento è sempre importante essere informati sui rischi, che possono essere diversi a seconda dell’area del viso che si intende trattare.

Un trattamento con filler è sempre preceduto da un colloquio con il professionista sanitario che lo eseguirà. Nel colloquio, oltre a informare circa i possibili effetti indesiderati, Il professionista sanitario potrà rispondere alle domande dei pazienti e fornire chiarimenti sul trattamento..

Il professionista sanitario può valutare se vi siano rischi particolari nel caso specifico raccogliendo la storia clinica della persona. Ricorda che se dopo il colloquio c’è qualcosa che non ti torna, puoi sempre rinunciare al trattamento.

Puoi ottenere maggiori informazioni sui trattamenti estetici qui e negli articoli correlati qui sotto. 

Da dove viene l’acido ialuronico contenuto nei filler?

Molti dei primi filler dermici sul mercato contenevano collagene bovino. In seguito i produttori di filler hanno iniziato a usare l’acido ialuronico, anch’esso di origine animale (ottenuto dalla cresta dei galli). Oggi l’acido ialuronico usato praticamente in tutti i filler estetici deriva da fermentazione batterica.

 

Come si arriva alla formulazione in gel?

La produzione di acido ialuronico mediante fermentazione batterica è solo l’inizio. Il passo successivo è trasformare l'acido ialuronico in un filler in gel che funzioni come previsto e che non scompaia pochi giorni dopo il trattamento.

L’acido ialuronico naturale forma lunghe catene di molecole aggrovigliate, come il cotone in un bastoncino di ovatta. Nell’organismo queste molecole sono soggette a costante degradazione e nuova sintesi. Se iniettate nella pelle al loro stato naturale, queste catene di molecole aggrovigliate verrebbero degradate e sarebbero eliminate nell’arco di un giorno o due.

Per produrre filler dermici in grado di durare per qualche tempo nell’organismo, l’acido ialuronico viene stabilizzato in gel attraverso vari metodi, solitamente mediante cross-linking, un processo in cui le catene molecolari vengono unite (“cross-linkate”) tra loro. Il risultato è un gel trasparente insolubile che l’organismo non riesce a eliminare immediatamente.

Alle molecole che devono essere cross-linkate viene aggiunta una piccola quantità di una sostanza sintetica, come il BDDE (1,4-butandiolo diglicidil etere).

Con il tempo l’organismo degraderà il filler in gel, compresa la sostanza cross-linkante sintetica.

 

Quanto durano i filler dermici?

Se hai già qualche conoscenza in materia di bellezza, saprai che i filler dermici a base di acido ialuronico non sono permanenti. Ciononostante possono durare diversi mesi grazie al cross-linking. L’effetto andrà gradualmente a diminuire; quanto rapidamente dipende dal filler in questione e dal punto in cui è stato iniettato. Vi sono anche differenze individuali da persona a persona.

 

Bibliografia:

1. Cowman MK, Matsuoka S, Carbohydr Res. 2005 Apr 11;340(5):791-809.; 2. De Boulle K et al., A Review of the Metabolism of 1,4-Butanediol Diglycidyl Ether–Crosslinked Hyaluronic Acid Dermal Fillers, Dermatol Surg. 2013 Dec; 39(12): 1758-1766.; 3. Ganceviciene R. et al, Dermatoendocrinol. 2012;4(3):308-319.