Invecchiare è naturale, fa parte della vita. È una cosa che ci riguarda tutti, a prescindere da dove veniamo o da come viviamo ogni giorno. Malgrado ciò, influisce sulla qualità della nostra cute e sulla nostra sicurezza, tanto che sia i pazienti che i ricercatori sono interessati a rallentarne il processo e a invertirne i segni nel complesso.
Tuttavia, esistono due diversi tipi di invecchiamento cutaneo che occorre considerare. Il processo naturale a cui ci riferivamo sopra è ciò che chiamiamo invecchiamento cutaneo intrinseco, che è determinato dalla genetica e dipende esclusivamente dal passare del tempo. Oggi, invece, vogliamo concentrarci sul processo estrinseco, ossia l’invecchiamento cutaneo indotto da fattori ambientali con cui abbiamo a che fare ogni giorno.
Esistono numerosi studi sui fattori ambientali che influiscono sulla qualità della pelle e in tutti sono ricorrenti tre principali responsabili…
1. L’esposizione al sole
Il nemico n. 1 tra le minacce ambientali per la qualità della pelle è l’esposizione al sole. Che si stia regolarmente all’aperto a causa del proprio lavoro o che si ami la vita da spiaggia con amici e famiglia, questa minaccia è sempre presente.
I danni causati dal sole non si limitano a rughe e macchie scure indesiderate, ma possono persino causare tumori della pelle. Il sole ha effetti così diffusi sulla qualità della pelle che si è persino coniato un termine per definirli: fotoinvecchiamento.
Fortunatamente si tratta di effetti noti da secoli, per cui esistono molti modi per prevenirli e persino per invertirli. Il più scontato è la protezione solare, da applicare ogni giorno (e non stiamo scherzando). Ma altrettanto importante è una routine di skincare contenente i giusti prodotti. Detergenti e idratanti con ingredienti adeguati come alfa-idrossiacidi (AHA), collagene e acido ialuronico sono esattamente ciò che serve per ripristinare l’idratazione, l’elasticità e quella naturale luminosità giovanile che tutti desideriamo.
2. Il fumo
Nel 1969 lo scienziato Harry Daniell si accorse che i fumatori apparivano più vecchi dei loro coetanei non fumatori. Oggi potrebbe sembrare una banalità, visto tutto ciò che sappiamo sugli effetti negativi del fumo in generale. Tuttavia, a quei tempi non esisteva l'attuale consapevolezza degli effetti nocivi del fumo sulla salute della pelle, tantomeno per la salute della pelle, e si iniziava appena a comprendere quali potessero essere gli effetti di questa cattiva abitudine sulla salute generale.
A partire dalle scoperte iniziali di Daniell oltre 50 anni fa, numerosi studi hanno dimostrato un’associazione tra il fumo e l’invecchiamento precoce. Nello specifico, è stato dimostrato che il fumo causa la perdita di elasticità della pelle e la comparsa di teleangectasie (ingrossamenti dei vasi sanguigni) in soggetti giovani che altrimenti non manifesterebbero.
Il miglior rimedio per invertire gli effetti del fumo è smettere completamente di fumare. Una volta smesso, è possibile riparare gli effetti del fumo sulla pelle con una dieta ricca di vitamine, rimanendo idratati e adottando una routine di skincare costituita, indovina un po’, dai prodotti giusti. Scegli detergenti, esfolianti e idratanti per il viso che contengano ingredienti adeguati.
3. L’inquinamento atmosferico
Infine, l’ultimo responsabile individuato in ordine di tempo ma non per questo meno pericoloso è l’inquinamento atmosferico. Un recente studio ha scoperto un legame diretto tra l’esposizione al particolato atmosferico e la comparsa di evidenti segni di invecchiamento cutaneo, soprattutto macchie scure e rughe. E proprio come per il sole, questa minaccia ha effetti diffusi e colpisce milioni di persone in tutto il mondo.
L’inquinamento atmosferico non solo ha effetti negativi sulla salute dei nostri organi interni, ma anche sulla pelle che, essendo l'organo più esterno, è maggiormente esposta agli inquinanti atmosferici. Il modo migliore per proteggersi dai radicali liberi sono gli antiossidanti. Sostanzialmente un antiossidante “dà” al radicale libero l’elettrone che sta cercando, sollevandolo dalla necessità di rubarlo da una cellula sana. Scegliere un fotoprotettore con elevato SPF (di almeno 30) e filtri ad ampio spettro arricchito con un antiossidante è un modo semplice per proteggere la pelle dai danni causati dal sole e dall’inquinamento.
Non importa quale sia il fattore ambientale in questione, è possibile prevenire i danni cutanei e, nella maggior parte dei casi, riparare la pelle danneggiata con una routine di skincare corretta. Se non sai bene da dove iniziare, chiedi a un professionista di aiutarti a trovare i prodotti più adatti per la tua pelle.
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Bibliografia:
1. Vierkötter A, Krutmann J. Environmental influences on skin aging and ethnic-specific manifestations. Dermatoendocrinol. 2012;4(3):227-231.; 2. Daniell HW. Smooth tobacco and wrinkled skin. N Engl J Med. 1969;280:53. 3. Bose, Sumana. 7 Ways Smoking Harms the Skin and How to Reverse the Effect. 2020. https://www.bebeautiful.in/all-things-skin/everyday/diet-for-clear-skin. 4. Vierkötter A, Schikowski T, Ranft U, Sugiri D, Matsui M, Krämer U, et al. Airborne particle exposure and extrinsic skin ageing. J Invest Dermatol. 2010;130:2719-26.; 5. Piper, Elesha. 3 Ways to Fight the Effects of Pollution on Skin. 2020. https://www.esmiskin.com/blogs/3-ways-to-fight-the-effects-of-pollution-on-skin.